Afte in bocca: tutto quello che devi sapere

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Ti è mai capitato di svegliarti con piccole lesioni dolorose in bocca che ti rendono difficile mangiare o parlare? Molto probabilmente si tratta di afte. Queste rappresentano una delle problematiche orali più comuni e fastidiose che possono colpire chiunque senza limite di età. Da iSmile Dental Clinic ti spieghiamo tutto quello che devi sapere su questo disturbo.

Afte: cosa sono 

Le afte in bocca sono piccole ulcerazioni che si formano sui tessuti molli della cavità orale, principalmente sull’interno delle guance, sulla lingua, sulle gengive e sul palato. Si presentano come lesioni rotondeggianti di pochi millimetri, caratterizzate da un centro bianco-giallastro e circondato da un alone rosso infiammato che provoca una sensazione dolorosa intensa.

Per quanto riguarda i sintomi, invece, sono inconfondibili: dolore acuto e bruciante che rende difficile anche le azioni più semplici come bere un caffè, mangiare una mela o persino parlare normalmente. E’ da ricordare però che sono contagiose e non hanno nulla a che vedere con l’herpes labiale. Si tratta, infatti, di lesioni completamente diverse che, fortunatamente, guariscono in modo spontaneo nel giro di una o due settimane (ovviamente questi tempi sono soggettivi e dipendono da paziente a paziente)

Afte: le cause

Le cause principali dell’insorgenza delle afte possono essere molteplici e complesse ma spesso si combinano tra loro creando le condizioni ideali per la loro comparsa. 

I traumi della bocca rappresentano sicuramente uno dei fattori scatenanti più comuni, sarà capitato a tutti di mordersi accidentalmente o inconsciamente durante un pasto, aver usato uno spazzolino con setole troppo dure. 

La predisposizione genetica, poi, gioca un ruolo fondamentale nella stomatite aftosa ricorrente. Se nella tua famiglia qualcuno soffre di afte frequenti, è molto probabile che anche tu ne sia soggetto poiché esiste una componente ereditaria che influenza la risposta immunitaria locale dei tessuti orali.

Lo stress rappresenta un altro fattore determinante. Durante i periodi di particolare tensione emotiva, il nostro sistema immunitario può indebolirsi, rendendo i tessuti della bocca più vulnerabili alle lesioni. Non è raro che pazienti del nostro studio dentistico a Cagliari riferiscano la comparsa di afte in concomitanza, ad esempio, con esami universitari, scadenze lavorative importanti o eventi stressanti della vita quotidiana.

Anche l’alimentazione, infine, può influire significativamente sulla comparsa delle afte. Le carenze nutrizionali, in particolare quelle riguardanti le vitamine del gruppo B, il ferro, lo zinco o dell’acido folico possono favorire lo sviluppo di queste lesioni.

Alcuni alimenti sembrano scatenare le afte più facilmente in persone predisposte: gli agrumi come limoni, arance e pompelmi, i pomodori e i loro derivati, la cioccolata fondente, i cibi molto speziati e piccanti, oltre alla frutta secca, possono agire come veri e propri trigger alimentari.

Approcci terapeutici efficaci

Quando si tratta di curare le afte l’approccio terapeutico deve essere mirato. I rimedi per afte più efficaci prevedono innanzitutto l’utilizzo di gel o paste specifiche contenenti principi attivi antinfiammatori e anestetici locali che possono essere applicati direttamente sulla lesione. Questi prodotti vanno a formare una barriera protettiva che non solo riduce significativamente il dolore, ma favorisce anche il processo di guarigione naturale dei tessuti.

È consigliabile evitare anche cibi acidi, piccanti o troppo caldi che potrebbero irritare ulteriormente la lesione e prolungare, di conseguenza, i tempi di guarigione. Consigliati sono, diversamente, alimenti morbidi, tiepidi e facilmente digeribili, mantenendo sempre un’adeguata idratazione bevendo molta acqua per favorire la pulizia naturale della bocca.

Come dentista consiglio di utilizzare uno spazzolino a setole morbide per evitare traumi aggiuntivi all’area interessata e di evitare dentifrici contenenti sodio lauril solfato, una sostanza che può risultare irritante per i tessuti già infiammati. 

Quando consultare il dentista

È importante consultare il dentista quando l’afta non guarisce entro tre settimane, quando la lesione è particolarmente grande superando il centimetro di diametro o quando sono presenti sintomi sistemici come febbre e/o linfonodi ingrossati. 

Altri casi in cui è necessario rivolgersi allo specialista è quello che prevede una comparsa di afte ricorrenti (più di quattro o cinque volte in un anno) e se il dolore è talmente intenso da interferire in modo significativo con alimentazione e qualità della vita. 

Afte: prevenzione e strategie

La prevenzione delle afte è importante per evitare il fastidio e il dolore associati a queste lesioni. Mantenere un’igiene orale accurata ma delicata è il primo passo fondamentale, accompagnato da controlli regolari presso il dentista. 

La gestione dello stress, poi, attraverso tecniche di rilassamento, attività fisica regolare e un sonno adeguato di almeno sette-otto ore per notte può ridurre significativamente l’incidenza delle afte. Il nostro corpo ha bisogno di riposo per mantenere efficiente il sistema immunitario e riparare i tessuti danneggiati.

E, non per ultimo, è fondamentale seguire una dieta equilibrata ricca di vitamine del gruppo B, ferro e zinco è essenziale. Gli alimenti che dovrebbero essere privilegiati sono carni magre, legumi, verdure a foglia verde, semi di zucca, pesce e frutta ricca di antiossidanti. È importante anche identificare i propri “cibi trigger” personali per individuare gli alimenti che scatenano le afte nel proprio caso specifico.

Afte: tipologie e caratteristiche

Dal punto di vista clinico possiamo distinguere diverse tipologie di afte in base alle loro caratteristiche. Le afte minori rappresentano circa l’80% di tutti i casi e si presentano con dimensioni inferiori ai 10 millimetri guarendo spontaneamente in 7-14 giorni senza lasciare cicatrici permanenti.

Le afte maggiori sono meno comuni ma più problematiche, con dimensioni che superano i 10 millimetri e tempi di guarigione che possono prolungarsi da due a sei settimane. Questo tipo di afte può occasionalmente lasciare piccole cicatrici e richiede spesso un intervento terapeutico più aggressivo.

Esiste anche una forma particolare chiamata stomatite aftosa erpetiforme caratterizzata dalla presenza contemporanea di multiple piccole lesioni che possono confluire formando ulcerazioni più ampie. Si tratta di una forma particolarmente dolorosa e che tende a essere più recidivante rispetto alle altre tipologie sopra citate.

L’approccio di iSmile Dental Clinic

Da iSmile Dental Clinic il nostro approccio al trattamento delle afte è sempre basato sulle esigenze del singolo paziente. Offriamo diagnosi accurate delle lesioni orali utilizzando tecnologie avanzate che ci permettono di distinguere chiaramente le afte da altre patologie della mucosa orale che potrebbero essere confuse con esse.

Per i pazienti con afte ricorrenti, poi, programmiamo controlli periodici che ci permettono di monitorare l’evoluzione della condizione e di adattare le terapie quando necessario.

Le afte in bocca rappresentano sicuramente un fastidio comune che può influire significativamente sulla qualità della vita ma con le giuste conoscenze, strategie preventive e un approccio terapeutico appropriato è possibile gestirle efficacemente.

 

Dott. Ahmad Ismail

Dott. Ahmad Ismail

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