La salute delle gengive è fondamentale per il benessere generale della bocca. Molte persone tendono a sottovalutare piccoli fastidi gengivali o le gengive infiammate rimandando controlli e trattamenti finché il problema non diventa evidente e più difficile da risolvere.
In realtà, le gengive infiammate rappresentano uno dei segnali più comuni che il nostro organismo utilizza per avvisarci della presenza di un’infiammazione locale che può degenerare se non trattata in modo efficace e tempestivo.
Presso iSmile Dental Clinic, a Cagliari, affrontiamo quotidianamente casi di gengive arrossate, gonfie o sanguinanti. Ogni situazione viene analizzata attentamente per individuare la causa scatenante e definire il trattamento più indicato. Comprendere i sintomi e riconoscere i segnali di allarme permette di prevenire complicazioni serie come, ad esempio, la parodontite o la perdita dei denti garantendo una salute orale duratura.
Infiammazione gengivale: le cause
Le gengive si infiammano quando i tessuti molli che circondano e proteggono i denti reagiscono alla presenza di agenti estranei ed irritanti come i batteri o residui alimentari accumulati lungo il margine gengivale. Questa condizione, nota come gengivite nelle sue fasi iniziali, è provocata quasi sempre dalla placca batterica che, se non rimossa correttamente, si indurisce e si trasforma nel tartaro.
Le cause che possono favorire o aggravare un’infiammazione gengivale sono numerose. Tra queste, una scarsa igiene orale quotidiana, il fumo, stress prolungato e squilibri ormonali sono tra i fattori più diffusi. Alcune malattie sistemiche come il diabete o disfunzioni tiroidee e l’assunzione di farmaci specifici possono aumentare il rischio dell’insorgenza di questo fastidio. Anche l’utilizzo di apparecchi ortodontici o protesi non perfettamente adattati può facilitare il ristagno di placca, generando irritazioni gengivali.
Gengive infiammate: sintomi da non trascurare
I primi segnali di infiammazione gengivale sono spesso lievi e possono, pertanto, passare inosservati. Imparare a riconoscerli è essenziale per intervenire prima che la situazione peggiori. Le gengive possono apparire arrossate e più gonfie rispetto al normale accompagnate da una sensazione di fastidio o dolore localizzato. Il sintomo più evidente e frequente è il sanguinamento che può manifestarsi durante lo spazzolamento dei denti o l’utilizzo del filo interdentale.
Molti pazienti, inoltre, riferiscono una sensibilità aumentata, sia al contatto con bevande o cibi caldi e freddi, sia durante la masticazione. In altri casi, poi, compare un persistente alito cattivo, dovuto alla proliferazione di batteri nella placca accumulata. Nelle fasi più avanzate e gravi, le gengive tendono a ritirarsi lasciando scoperte le radici dei denti e favorendo la formazione di tasche gengivali, spazi in cui si accumulano ulteriori batteri.
Presso iSmile Dental Clinic dedichiamo particolare attenzione all’identificazione precoce di questi sintomi. Anche il minimo segnale di irritazione o sanguinamento deve essere considerato un campanello d’allarme e non sottovalutato, perché un’infiammazione trascurata può evolvere in una patologia più seria e difficile da trattare.
Gengivite non trattata: le possibili conseguenze
Molti pazienti si rivolgono al dentista quando i sintomi sono ormai troppo evidenti o invalidanti. In realtà intervenire ai primi segnali permette di risolvere rapidamente l’infiammazione con trattamenti semplici e non invasivi. Una gengivite trascurata, invece, può evolvere in parodontite, una patologia cronica e degenerativa che interessa i tessuti di supporto dei denti, come osso e legamento parodontale.
La parodontite comporta la formazione di tasche gengivali sempre più profonde, la mobilità dentale e, nei casi più gravi, la perdita dei denti. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato che la presenza di un’infiammazione gengivale cronica è collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete, infezioni sistemiche e complicanze durante la gravidanza.
Rivolgersi al dentista: quando è il momento giusto
Molti pazienti si chiedono quando sia davvero necessario prenotare una visita dal dentista per gengive infiammate. La risposta è semplice: al primo segnale di cambiamento perchè spesso si tende ad abituarsi al fastidio sottovalutandolo e permettendo all’infiammazione di continuare a progredire in profondità. Anche se il sanguinamento è occasionale o il fastidio lieve, è importante sottoporsi a un controllo.
Gengive infiammate: cure e trattamenti
Il trattamento delle gengive infiammate dipende dalla gravità della situazione. Nelle fasi iniziali sarà sufficiente una seduta di igiene professionale per rimuovere placca e tartaro seguita da indicazioni personalizzate per migliorare la pulizia quotidiana. Nei casi più complessi si ricorre a levigature radicolari che consentono di pulire in profondità le radici dei denti, eliminando i depositi batterici più resistenti.
Un valido alleato nel trattamento delle infiammazioni gengivali è il laser odontoiatrico che consente di decontaminare le tasche gengivali in modo indolore e minimamente invasivo, accelerando i tempi di guarigione e riducendo il rischio di recidive.
A completamento del trattamento, forniamo ai pazienti indicazioni dettagliate su tecniche di spazzolamento, utilizzo del filo interdentale e prodotti specifici per mantenere le gengive in salute. La prevenzione quotidiana, associata a controlli periodici, rappresenta la strategia più efficace per evitare il ritorno dell’infiammazione.
Prenotare una visita è il primo passo per proteggere la salute orale e prevenire complicanze serie. Non trascurare i segnali del tuo corpo: contattaci e scopri come possiamo aiutarti a ritrovare il benessere delle tue gengive.