Bambini e dentifricio? La salute orale dei propri figli è una delle principali preoccupazioni per ogni genitore. Domande come “Quale dentifricio è meglio usare?” o “Devo dare il fluoro a mio figlio?” sono all’ordine del giorno. L’obiettivo di questa guida è porre fine a questi dubbi offrendo un punto di riferimento chiaro e basato sulle più autorevoli evidenze scientifiche e sulle linee guida ufficiali del Ministero della Salute. La nostra missione non è solo curare, ma soprattutto prevenire, educando le famiglie a costruire fin dalla nascita le fondamenta per un sorriso sano che duri tutta la vita.
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ToggleBambini e dentifricio: l’importanza dei denti da latte e le basi dell’igiene orale
Esiste un falso mito molto diffuso secondo cui i denti da latte, essendo temporanei, non necessitino di cure particolari. Niente di più sbagliato. I denti decidui svolgono funzioni cruciali: mantengono lo spazio corretto per i futuri denti permanenti, sono essenziali per una corretta masticazione e per lo sviluppo del linguaggio. Una carie non curata su un dente da latte può causare dolore, ascessi e infezioni che possono danneggiare il dente permanente sottostante.
Per questo, l’igiene orale non inizia con il primo dentino, ma molto prima. Fin dai primissimi giorni di vita, è raccomandato pulire delicatamente le gengive del neonato dopo ogni poppata con una garza sterile inumidita. Con l’eruzione del primo dente, solitamente tra i 6 e i 10 mesi, si passa a un vero spazzolino, con testina molto piccola e setole morbidissime. È in questa fase che si deve iniziare anche l’uso del dentifricio, un passaggio essenziale per la prevenzione della carie.
Il dibattito sul fluoro: bambini e dentifricio, tutta la verità
Il tema del fluoro è quello che genera più dubbi ma la comunità scientifica internazionale è unanime: l’uso topico del fluoro, attraverso il dentifricio, è l’intervento più efficace per la prevenzione della carie. Il fluoro si integra nello smalto, rendendolo più resistente agli acidi della placca, e ha una potente azione remineralizzante sulle lesioni iniziali. La principale preoccupazione, la fluorosi (piccole macchie bianche sullo smalto), non è causata dal contatto, ma dall’ingestione eccessiva e prolungata di fluoro. Questa condizione è completamente prevenibile seguendo le corrette indicazioni sul dosaggio del dentifricio e supervisionando il bambino. La strategia corretta non è evitare il fluoro, ma imparare a usarlo in modo sicuro.
Scegliere e dosare il dentifricio: guida pratica per età
La scelta e il dosaggio corretti del dentifricio seguono con precisione le tappe della crescita. Nei primi anni, dai 6 mesi fino ai 6 anni, le Linee Guida del Ministero della Salute raccomandano un dentifricio con almeno 1000 ppm di fluoro. La quantità è altrettanto cruciale: fino ai 3 anni, è sufficiente una dose minima, pari a un “chicco di riso”; dai 3 ai 6 anni, questa può aumentare fino alla dimensione di un “pisello”. È importante rassicurare i genitori: l’ingestione accidentale di queste piccole quantità non è pericolosa.
Una volta superati i 6 anni, il bambino ha un miglior controllo della deglutizione e si può passare a un prodotto con una concentrazione di fluoro superiore, fino a 1450 ppm, simile a quello per adulti. Oltre al fluoro, un sapore gradevole è importante per favorire la collaborazione del bambino.
Conclusione
La salute orale è una componente essenziale del benessere di un bambino. Le regole per proteggerla sono semplici e chiare: iniziare l’igiene fin dalla nascita, utilizzare un dentifricio al fluoro nella giusta quantità, supervisionare lo spazzolamento e curare con la massima attenzione i denti da latte.
Prendersi cura del sorriso del vostro bambino è un viaggio, e non dovete farlo da soli. Le linee guida raccomandano di effettuare la prima visita odontoiatrica intorno ai 12-24 mesi. Questo primo incontro ha uno scopo preventivo: permette al dentista di valutare il corretto sviluppo della bocca e al bambino di familiarizzare con l’ambiente in un contesto sereno, prevenendo la futura paura del dentista.